Art. 2.
(Definizione, finalità e caratteristiche
dei centri antiviolenza).

      1. I centri antiviolenza sono servizi polifunzionali territoriali, pubblici e del settore privato sociale, che svolgono funzioni e attività di primo ascolto, di prima accoglienza, di intervento precoce e di sostegno nel percorso di reintegrazione personale e sociale, in favore delle persone che subiscono violenza. I centri antiviolenza operano anche con diverse denominazioni in relazione alle particolarità dell'utenza e si rivolgono prevalentemente o esclusivamente a una specifica tipologia di vittime: le donne, i minori e le persone di diverso orientamento sessuale.

 

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      2. I centri antiviolenza offrono la prima accoglienza, nonché l'iniziale consulenza legale, psicologica, lavorativa e sociale alle persone che subiscono violenza; le indirizzano, orientano e accompagnano nella rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, operanti ai medesimi fini, nonché alle case-rifugio di cui all'articolo 3 e ai servizi specializzati; le affiancano nel rapporto con le altre agenzie territoriali, con la polizia e con la magistratura. I centri antiviolenza seguono il percorso di reintegrazione personale e sociale delle persone che subiscono violenza collaborando con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali anche nel monitoraggio a distanza dei risultati degli interventi. Nel caso di vittime di nazionalità straniera non parlanti la lingua italiana, i centri antiviolenza offrono anche un adeguato sostegno linguistico.
      3. L'approccio professionale, culturale e formativo dei centri antiviolenza è caratterizzato in modo precipuo dall'attenzione alle cause precoci della violenza riconducibili alle diseguaglianze di genere, nelle relazioni affettive e sessuali, sin dalla prima socializzazione infantile. In tale prospettiva i centri organizzano e svolgono attività di sensibilizzazione sulle fenomenologie della violenza nonché attività formative e culturali per il contrasto della violenza; conducono e realizzano campagne informative e di sensibilizzazione; collaborano alle iniziative di formazione dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali e alle campagne istituzionali di informazione e di sensibilizzazione; conducono attività di rilevazione e di monitoraggio delle fenomenologie della violenza a livello territoriale; producono rapporti periodici nelle loro attività rivolti alle autorità pubbliche e ai cittadini.